Un organo sconosciuto: il microbiota

Il microbiota è l’insieme dei batteri che vivono dentro di noi.

Si pensa che l’insieme di tutti i questi batteri sia pari a 100 trilioni e che questi siano più numerosi delle nostre cellule con un rapporto di 10 a 1.

 

Perché è importante l’equilibrio del microbiota

Mantenere in equilibrio questo gruppo enorme di batteri è fondamentale per la nostra salute. Essi infatti partecipano in modo attivo al processo digestivo e all’assorbimento dei nutrienti.

Inoltre:

  • hanno un’azione modulante l’attività del sistema nervoso,
  • contribuiscono a mantenere il sistema immunitario efficiente,
  • permettono di tenere sotto controllo l’infiammazione nell’organismo, cioè la madre di tutte le malattie.

 

L’individualità del microbiota

La composizione dei batteri è caratteristica di ognuno di noi.

Ovviamente, ci sono dei gruppi che prevalgono, ma se andiamo nello specifico potremmo dire che, così come abbiamo una impronta digitale unica, anche la composizione della flora batterica intestinale è altrettanto unica.

 

Il microbiota è un vero e proprio organo

Recentemente è stato pubblicato uno studio, condotto dai ricercatori della University College di Cork, su Molecular Endocrinology dal titolo: Gut Microbiota: The Neglected Endocrine Organ.

Lo studio ha evidenziato come la composizione della microflora intestinale interagisca in maniera indiscutibile con gli organi anatomicamente correlati con l’intestino e con il cervello; ciò grazie alla produzione di numerosi mediatori, comportandosi quindi come un vero e proprio organo metabolico ed endocrino.

 

Come influisce il microbiota sull’organismo?

Il microbiota può influire sull’organismo in diversi modi:

  • con la capacità di alcuni Lactobacilli di produrre acido linoleico e quindi di favorire la riduzione del peso corporeo e del tessuto adiposo bianco, senza troppi cambiamenti sull’assunzione di cibo.
  • Con la capacità di produrre triptofano, aminoacido precursore della serotonina neurotrasmettitore del buonumore.
  • Con la capacità di alcuni prebiotici come l’inulina di modulare la produzione di alcuni ormoni tra cui la leptina, correlata con la sensazione di fame.
  • Esercitando meccanismi ancora sconosciuti sull’asse ipotalamo-ipofisi- surrene e quindi interagendo direttamente sul controllo dello stress.

In collaborazione con il

Dott. Gian Paolo Baruzzi