Sublinguale od orodisperdibile Quale farmaco scegliere

Sublinguale od orodisperdibile? Quale farmaco scegliere

Sempre più persone scelgono formulazioni di farmaci che possano essere assunti senza acqua. La comodità è evidente e, quando non sia necessario assumerli diversamente, la scelta che spesso si pone è tra la versione sublinguale e orodisperdibile.

Si tratta di due modalità di assunzione solo all’apparenza simili, ma chimicamente differenti, ognuna con pro e contro.

 

Come cambia l’assunzione del farmaco

Molte persone confondono le formulazioni sublinguali, che si assumono ponendole sotto la lingua, con le formulazioni orodisperdibili, che si sciolgono in bocca.

Queste formulazioni sono caratterizzate da forme farmaceutiche specifiche: compresse e granulari.

Con le formulazioni sublinguali il farmaco non viene ingerito e quindi non arriva nello stomaco e nell’intestino, dove viene assorbito, né tantomeno passa per il fegato, dove subirebbe un metabolismo di primo passaggio.

 

Il metabolismo di primo passaggio

Quando assumiamo un farmaco per via orale, questo viene assorbito nell’intestino, arriva nel sangue e viene filtrato nel fegato che, tramite alcuni enzimi, metabolizza una parte della quota di farmaco ingerita.

Rispetto al 100% di farmaco assorbito, dopo il passaggio attraverso il fegato, ne possiamo ritrovare nel sangue una percentuale molto variabile, compresa tra l’80% e il 20%, che rappresenta la quantità effettivamente disponibile per svolgere l’effetto terapeutico.

 

La formulazione sublinguale

Nell’assunzione sublinguale questo problema non sussiste, poiché il farmaco viene assorbito dai vasi sanguigni presenti sotto la lingua e quindi arriva direttamente nel sangue, senza passare per il fegato, cosa che rende il principio attivo completamente disponibile.

Ovviamente, la formulazione sublinguale rispetto all’orale (orodisperdibile), è più veloce nel manifestare l’effetto terapeutico, perché il farmaco giunge prima, e quasi del tutto intatto, nel sangue e di conseguenza agli organi bersaglio.

 

La formulazione orodisperdibile

Quando un farmaco viene sciolto in bocca e ingoiato seguirà lo stesso percorso di una normale compressa o capsula, con il già citato passaggio tra stomaco, intestino e fegato (effetto di primo passaggio) per poi ritrovarsi nel flusso sanguigno.

Sicuramente meno rapida rispetto alla formulazione sublinguale, la formulazione orosidperdibile mantiene un vantaggio rispetto alle normali compresse o capsule: arrivando già disciolta nello stomaco, è leggermente più veloce rispetto alle normali formulazioni orali (comprese o capsule) che, ingoiate intere, si solubilizzano nello stomaco.

 

Meglio l’assunzione sublinguale, ma non sempre

In conclusione, è evidente che, potendo scegliere, sia preferibile l’assunzione sublinguale, in quanto si evita la metabolizzazione epatica di primo passaggio, con un effetto terapeutico più rapido e maggiore compliance.

Inoltre, essa provoca minori danni alle pareti dello stomaco o dell’intestino (ad esempio se si assumono antinfiammatori non sono necessari farmaci gastroprotettori, ovviamente se utilizzati per questo specifico motivo).

Le formulazioni orodispersibili sono senz’altro più rapide delle orali classiche (compresse e capsule), ma meno rapide delle sublinguali, e possono subire metabolismo epatico, con danni alla mucosa di esofago, stomaco e intestino.

La compliance è buona e si evita di inghiottire la compressa.

Ciò detto, La formulazione sublibguale non è sempre da preferire; ci sono casi in cui un assorbimento troppo alto, o troppo rapido, del farmaco può dare effetti collaterali non voluti.

Non utilizzate mai un orodispersibile come una sublinguale e viceversa.

Ogni caso è a sé e va giudicato nel suo particolare.

In Farmacia San Lorenzo ti aiuteremo a capire come e perché si assume un particolare farmaco o un particolare integratore alimentare.

 

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