Sociosanitario: un settore al femminile

Da un’indagine condotta da Anni Azzurri emerge che quattro caregiver su cinque sono donne, protagoniste nell’assistenza alle persone fragili.

 

Un convegno per parlare del caregiving

L’Osservatorio Nazionale sulla Salute della donna e di genere Onda e Kos Care (di cui Anni Azzurri fa parte) hanno organizzato, martedì 19 giugno 2018 a Milano presso Palazzo Pirelli, il convegno sul tema: medicina di genere, dai percorsi evolutivi alla pratica clinica.

L’appuntamento riunisce esperti che si occupano, a vario livello, dell’assistenza alla persona e che affronteranno i temi legati alla tutela del benessere dell’individuo nel percorso clinico, diagnostico, terapeutico e riabilitativo.

Anni Azzurri, inoltre, presenterà il dettaglio dell’indagine svolta.

Il convegno sarà l’occasione per operare una riflessione su come garantire a ciascun individuo, indipendentemente dall’appartenenza al genere femminile o maschile, la tutela del proprio benessere e il migliore approccio clinico, diagnostico, terapeutico e riabilitativo.

 

La presentazione dell’indagine di Anni Azzurri

Matteo Tessarollo, responsabile marketing e comunicazione area anziani Kos Care, presenterà i dati di un’indagine condotta da Anni Azzurri all’interno delle sue residenze (in Italia sono oltre 50 distribuite in otto regioni), dalla quale è stato possibile osservare e fotografare il fenomeno della femminilizzazione del settore socio sanitario e comprenderne l’impatto sociale, economico e culturale.

 

La prevalenza di figure femminili come ospiti e come primo contatto

Il primo ambito in cui è evidente la femminilizzazione riguarda il genere degli ospiti delle residenze Anni Azzurri: quasi i tre quarti delle persone assistite all’interno delle residenze è di sesso femminile (70,98%), una percentuale omogenea e diffusa sull’intero territorio nazionale.

Un trend che di anno in anno sta mostrando una crescita progressiva.

Il lavoro quotidiano di chi opera internamente alle residenze sanitarie assistenziali offre uno sguardo d’insieme sul mondo dell’assistenza alla persona fragile.

E’ la donna, nella maggior parte dei casi, ad occuparsi quotidianamente della cura dei propri cari e a decidere a chi delegare tale cura quando non è più in grado di farsene carico: nel privato come figlia, sorella, moglie e nella vita professionale come infermiera, badante, operatrice assistenziale, direttrice di residenza, assistente sociale.

Non solo ospiti, ma anche tanti contatti al femminile: sono di sesso femminile le persone che si rivolgono quotidianamente al numero verde Anni Azzurri (nell’area lombarda il dato è al 61%), mogli, figlie e sorelle che si informano e interessano per il ricovero di un proprio congiunto; quest’ultimo, nel 66,51% dei casi, è a sua volta di sesso femminile.

 

La prevalenza di figure femminili anche fra la forza lavoro

Il trend è confermato nell’ambito delle risorse umane, rappresentato da dipendenti e liberi professionisti di sesso femminile: l’83% della forza lavoro in Anni Azzurri è donna, ovvero operatrici assistenziali, infermiere, direttrici sanitarie, direttrici di struttura.

Negli anni, inoltre, è aumentato in modo significativo il numero dei direttori di struttura donna che oggi all’interno del gruppo Anni Azzurri rappresenta la maggioranza, quasi il 60%, con 21 direttici donne rispetto ai 15 direttori uomini.

 

L’iniziativa bollini rosaargento: le RSA d’eccellenza per i servizi alla persona

Lo scenario della popolazione over 60 è fortemente connotato al femminile; le donne italiane con più di 65 anni sono 7.5 milioni, ben 2 milioni in più degli uomini.

Onda ha iniziato la sua attività proprio sul paradosso che le donne vivono più a lungo degli uomini, ma si ammalano di più e hanno un maggior numero di anni di vita in cattiva salute.

Per andare in contro alle nuove esigenze di una popolazione che invecchia, Onda dal 2016 promuove l’iniziativa bollini rosaargento con l’obiettivo di mettere in luce le RSA che offrono servizi focalizzati sulla centralità della persona e percorsi di assistenza e cura umanizzati e personalizzati.

Le RSA con i bollini rosaargento rappresentano quindi un esempio positivo e virtuoso di attenzione al benessere degli ospiti e alla tutela della loro dignità.

 

I temi trattati durante il convegno

Si parlerà di femminilizzazione del settore socio sanitario, di medicina di genere e medicina genere-specifica, oltre che del contributo delle istituzioni nel percorso della medicina di genere in Italia.

Si parlerà della differenze di genere nella cura del disagio psichiatrico, ci si interrogherà sull’esistenza di approccio di genere nei percorsi di riabilitazione e si discuterà, infine sulla diversità nei fattori di rischio e quindi nella prevenzione cardiovascolare nella popolazione femminile.

 

 Kos Care e Onda: chi sono e con quali obiettivi sono nati

Kos nasce nel 2002 con l’obiettivo di creare un polo aggregante nel settore sanitario privato, in particolare nell’area dell’assistenza agli anziani e della riabilitazione.

Oggi Kos gestisce 81 strutture in Italia ed è presente in 11 regioni italiane e 2 stati esteri, per un totale di oltre 7850 posti letto tra residenze per anziani, centri di riabilitazione, comunità terapeutiche psichiatriche, cliniche psichiatriche, ospedali, centri ambulatoriali di riabilitazione e diagnostica.

brand del gruppo Kos sono: Anni Azzurri, Santo Stefano, Medipass, Ospedale di Suzzara, Neomesia, Villa dei Pini, Medica-Fidia-Myolab, Clearmedi Healthcare-Medipass Healthcare.

Onda dal 2006 si propone come modello innovativo di attenzione alla salute femminile, declinando il proprio impegno nelle diverse fasi che caratterizzano la vita della donna, in tutte le fasce di età.

L’obiettivo è di promuovere una cultura della salute di genere a livello istituzionale, sanitario-assistenziale, scientifico-accademico e sociale per garantire alle donne il diritto alla salute secondo principi di equità e pari opportunità.

L’osservatorio ha creato, oltre ai bollini rosaargento, anche il network bollini rosa che conta 306 ospedali che prestano attenzione specifica alle patologie femminili.

Lavinia Giganti

Per maggiori dettagli: Anni Azzurri

Ti è piaciuto l’articolo?

Visita la Vetrina