Iperico, fitoterapico antico e sicuro

L’iperico ha una storia antica; già Ippocrate, il padre della medicina, lo consigliava. 

 

Le origini

Il suo nome botanico è Hypericum perforatum e ha un origine greca hyper-eikon, cioè pianta che cresce sulle statue, nome dovuto proprio alla caratteristica di crescere, a volte, sulle statue.

 

Le proprietà di ieri e di oggi

All’iperico venivano attribuite proprietà magiche, si diceva infatti che fosse in grado di cacciare i diavoli.

È anche chiamata Erba di San Giovanni in quanto la storia racconta che durante la festa di questo santo le persone ne portassero un po’ con se’, insieme ad artemisia, ruta e aglio, come protezione dagli spiriti malvagi.

Non sappiamo se l’iperico abbia queste proprietà ultraterrene, ma sicuramente ha delle ottime capacità curative.

 

L’uso dell’iperico nell’era moderna

Tra gli usi più frequenti oggi c’è sicuramente quello finalizzato al miglioramento del tono dell’umore,  di alcuni stati d’ansia e della depressione di grado lieve – moderata.

Sono diversi i principi attivi presenti in questa pianta, la gran parte di questi appartiene alla famiglia dei polifenoli, ma quello più interessante, studiato e conosciuto è sicuramente l’ipericina.

 

Iperico, ideale per migliorare umore e riposo notturno

Negli ultimi vent’anni sono stati fatti oltre 40 studi clinici e tutti sono concordi nel ritenere l‘iperico in grado di aumentare la quantità di serotonina, cioè del neurotrasmettitore che mantiene in equilibrio l’umore, e generare uno stato di calma e tranquillità. 

Accanto a questa azione c’è anche un minore assorbimento di noradrenalina, dopamina e gaba, ciò contribuisce a mantenere un buon tono dell’umore in tanti momenti delicati della vita: nella menopausa, nel peri o post parto, nelle somatizzazioni, nei cambi di stagione o in periodi di stanchezza ed esaurimento psicofisico. 

L’iperico ha anche un’azione sedativa, calmante e rilassante, in quanto esercita un’azione diretta sugli stessi recettori dei farmaci benzodiazepine, proprio come un ansiolitico tradizionale.

Favorisce un buon riposo notturno, soprattutto nei momenti di tensione, oltre che per l’azione descritta, per la capacità di modulare la produzione di melatonina, l’ormone indispensabile per dormire.

 

L’autorizzazione all’uso da parte della medicina ufficiale
Gli effetti ormai sono riconosciuti anche della medicina ufficiale che ne ha autorizzato l’uso per trattare gli stati d’ansia e le depressioni di minore entità, proprio perché la sua azione è ritenuta paragonabile a quella della categoria dei farmaci inibitori della serotonina (SSRIs).

 

Le controindicazioni

Ci sono però anche alcune importanti controindicazioni.

Prima di tutto la foto sensibilità, cioè l’assunzione di iperico induce una maggior sensibilità della pelle alla luce con la tendenza alla formazione di macchie, per cui è consigliato non prendere il sole o fare lampade.

Attenzione anche ai periodi di allattamento al seno oppure a quando si assumono contraccettivi orali in quanto, in quest’ultimo caso, oltre alla fotosensibilizzazione, potrebbe diminuire l’azione degli ormoni

L’ iperico si può quindi considerare un fitoterapico sicuro, in quanto oltre 15 studi hanno evidenziato che la sua azione è molto più sicura del farmaco tradizionale.

                                                      Lavinia Giganti

in collaborazione con il

Dott. Gian Paolo Baruzzi