Infiammazione cronica silente: il killer che attenta a gioventù e salute

Tra i principali fattori di invecchiamento c’è sicuramente l’infiammazione cronica silente

 

L’infiammazione acuta e l’infiammazione cronica silente

Tutti abbiamo sentito parlare di infiammazione, ma normalmente ci si riferisce all’infiammazione acuta, quella che per esempio si attiva dopo che subiamo un trauma oppure quando  la gola è infiammata

Questa è caratterizzata da rossore, gonfiore calore e dolore; poiché è acuta è destinata a regredire spontaneamente oppure con una modesta terapia farmacologica. 

L’infiammazione cronica silente, al contrario della prima , se protratta nel tempo, può favorire la formazione di malattie ed è collegata con l’invecchiamento.

Per questi motivi dal punto di vista clinico ci interessa di più.

 

L’infiammazione cronica silente

Essa ha due caratteristiche: la cronicità, quindi è costante nel tempo, e l’asintomaticità, cioè il non dare sintomi marcati, ma subdoli in quanto subclinici.

Se è in corso un infiammazione di questo tipo non ci si sente in forma, si possono avere doloretti vaghi, magari non sempre nello stesso punto; possono esserci problemi digestivi, ormonali, ci si può sentire stanchi, un po’ giù di umore.

Difficilmente c’è qualcosa di più, soprattutto nel primo periodo di infiammazione.

Ecco che quindi quest’infiammazione è spesso non riconosciuta, confusa con un semplice e transitorio periodo di stress; si è portati quindi a trascurarla e a sottovalutarla.

 

Perché l’infiammazione cronica è un killer silenzioso

Se lo stato infiammatorio permane a lungo, diventa come la goccia che scava nella roccia: crea un lento  e progressivo deterioramento della nostra salute, predisponendo alla formazione di malattie cardiovascolari, metaboliche, neurodegenerative…

Questo è sicuramente un problema molto insidioso perché spesso ci si accorge della sua presenza solamente dopo anni, quando ormai lo stato di salute ha già subito forti contraccolpi.

 

L’infiammazione: madre di tutte le malattie

Con le conoscenze e gli studi di oggi l’importanza dell’ infiammazione cronica è fuori discussione. 

Ormai si è ben consapevoli che l’infiammazione è la madre di tutte le malattie e non è più possibile trascurare questo problema.

Bisogna puntare, come faccio nella mia attività professionale, alla ricerca mirata di tutti gli indici oggi conosciuti, in tutte le persone che possono essere a rischio: indici biofisici, biochimici e genetici, in grado di identificare la presenza, quantificare il problema e consentire una vera reale e profonda prevenzione.

 

Lavinia Giganti

 

In collaborazione con il

Dott. Gian Paolo Baruzzi