Curcuma: spezia delle meraviglie contro infiammazione e dolore articolare

È sicuramente tra le spezie con più evidenze scientifiche, esistono ben 7000 studi, e non a caso viene chiamata la spezia delle meraviglie.

Stiamo parlando della curcuma, in particolare della curcuma longa che è una delle sue 80 specie esistenti.

 

La Curcuma Longa

La Curcuma Longa appartiene alla famiglia delle zingiberaceae, la stessa famiglia dello zenzero, con il quale condivide il sapore forte e pungente

La polvere giallo oro si ottiene seccando il rizoma, cioè la parte del fusto che cresce sotto terra, proprio come lo zenzero.

Fin dai tempi della medicina ayurvedica, oltre che come colorante o spezia in cucina, era usata con grandi benefici per molti problemi di salute

 

Le principali proprietà della Curcuma Longa

Sicuramente tra le principali proprietà, grazie principalmente alla curcumina, il principio attivo più importante e più studiato della curcuma, c’è quella di essere un ottimo antinfiammatorio naturale.

La curcuma contribuisce a ridurre le cause che generano il problema; contestualmente diminuisce direttamente l’infiammazione in quanto è in grado di regolare l’attività di alcune interleuchine, la 1 e la 6, del tnf alfa e di altri importanti mediatori. 



L’uso clinico più comune della curcuma

Parlando di curcuma e infiammazione, sicuramente uno degli usi clinici più frequenti è nelle malattie osteoarticolari sia acute, come l’artrite, che croniche, come l’artrosi. 

La riduzione del dolore insieme  alla modulazione dell’infiammazione e al miglioramento complessivo del funzionamento articolare sono gli effetti principali e sono stati confermati negli oltre 50 studi specifici fatti.

Grazie a queste azioni, abbiamo a disposizione un prodotto naturale che  è in grado di svolgere un’azione simile ad un farmaco ma senza effetti collaterali.



I vantaggi dell’uso associato di curcuma e farmaci antinfiammatori

Farmaci antinfiammatori e curcuma possono anche essere associati e questo permette di ridurre il dosaggio dei primi ed i relativi effetti collaterali, spesso presenti soprattutto quando i periodi di assunzione sono lunghi, come nelle malattie croniche.

Non solo, dato l’effetto sovrapponibile, la curcuma in alcuni casi selezionati può anche sostituire il farmaco, in particolare sulle problematiche acute, ovviamente sempre sotto stretto controllo medico.

Lavinia Giganti

In collaborazione con il

Dott. Gian Paolo Baruzzi