Bean to bar

Bean to bar: dalla fava al cioccolato di qualità, per passione

Non definiamola moda, né tendenza; Bean to Bar è un modo di produrre cioccolato solo per passione, lavorando con pazienza e dedizione il cacao dalla fava grezza fino alla realizzazione della barretta da mordere.

Finalmente l’arte del cioccolato d’eccellenza è ritornata

La maggior parte dei produttori di cioccolato industriale, barrette o cioccolatini, crea prodotti utilizzando pasta di cacao già pronto per essere trasformato in cioccolato, saltando tutta la fase di lavorazione delle fave di cacao, così da avere una produzione molto rapida. 

Da qualche tempo, per fortuna, sta riprendendo sempre più forza la lavorazione artigianale del cioccolato che prevede un processo completo: l’acquisto delle fave grezze, la loro lavorazione e infine la trasformazione in cioccolato.

La tecnica, certamente, non è semplice; è faticosa, lenta e costosa, ma la qualità finale della barretta val bene l’investimento di denaro e fatica.

Molti laboratori, dunque, si stanno attrezzando per creare un prodotto di qualità suprema.

Solo partendo dalla scelta delle fave e seguendo la loro lavorazione si può garantire l’eccellenza.

Il cioccolato Bean to Bar: qualità e unicità

Il punto di partenza per la produzione di cioccolato Bean to Bar è la scelta della fava.

Il passionario cioccolataio acquista le migliori fave, grezze, e le trasforma lentamente, passo dopo passo seguendo scrupolosamente tutti i processi di lavorazione con artigianalità, ovvero con lentezza e precisione; è questo che consentirà la realizzazione di un prodotto di alta qualità, unico al palato e diverso da ogni altra realizzazione.

Dalla lavorazione della fava alla barretta: i processi di realizzazione

Come accennato, la differenza del cioccolato Bean to Bar dal cioccolato industriale consiste nella scelta scrupolosa della materia prima, le fave di cacao, e nella lavorazione artigianale.

Per fare ciò è indispensabile conoscere le fasi dell’intero ciclo di lavorazione e seguirle scrupolosamente: 

  •  Fase 1. L’acquisto delle fave di cacao di altissima qualità.
  •  Fase 2. La tostatura, il momento che determina ed esalta l’aroma del cacao.
  •  Fase 3. Un’apposita macchina rompe le fave in granella, le separa dalla buccia e le trasforma in una pasta di cacao.
  •  Fase 4. La raffinatura, in questa fase la pasta di cacao viene ulteriormente raffinata con una macina in pietra che emulsiona le due componenti della fava, il burro di cacao ed il cacao. 

A questi si aggiungono gli ingredienti principali per realizzare il cioccolato, ovvero zucchero, latte in polvere, aromi creando il cioccolato che si desidera.

  •  Fase 5. Il concaggio, in cui gli ingredienti vengono impastati per farli amalgamare perfettamente, a determinata temperatura; è a questo punto che l’artigianalità del processo assicura l’eccellenza del prodotto finito. 

Il concaggio, infatti, può durare anche diversi giorni: più il processo è lungo, più il prodotto finale, che esce in forma liquido-cremosa, sarà eccellente.

  •  Fase 6: Riposo e temperaggio, quando il prodotto fluido e cremoso viene fatto riposare, anche per 60 giorni, a temperatura costante ed al buio, dopodiché viene portato a 45°, temperatura di fusione della parte grassa, successivamente portato a 28°/30° cristallizzando il burro di cacao che conferisce lucentezza.

Il cioccolato d’eccellenza da Cucinantica

Avete ancora voglia di dozzinale cioccolato industriale? Siamo sicuri di no.

Venite a trovarci nella nostra bottega, vi sapremo tentare con i migliori cioccolati Bean to Bar che solo la passione può realizzare.

 

Lavinia Giganti

 

 

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